Carissime,
vi scrivo per aggiornarvi su alcune cose accadute nell' organizzare il nostro progetto.
In questo fine settimana sono riuscita finalmente a sentire il frate custode con il quale non avevo ancora parlato perché non riuscivo mai a trovarlo. Quando avevo parlato con Assisi avevo parlato con una persona che si era presentato come fratello Elia e che io credevo essere un frate ; nella telefonata ho scoperto che non lo è, e potete capire che i presupposti non sono i migliori per far partire la cosa ....scoprire che il frate che ti ha detto che accetteranno volentieri la bandiera non è un frate ma un amico che li aiuta nel convento, già fa sentire che un ingranaggio sta girando male....però proseguiamo e vediamo che cosa ci dice questo Frate Michele (il frate custode)
Allora, il sunto è questo: lui è contento che ci siano persone di buona volontà che si uniscono per questa iniziativa, ma in realtà ritiene che ciò che io ho provato sia molto simile a quello che provano molte persone che vanno nei luoghi di fede; altro non è che una forte emozione dovuta alla situazione particolare e non di aver intimamente capito quale sia stata la profonda esperienza di fede del Santo , in questo caso di San Francesco, che ha vissuto cercando di somigliare a Gesù Cristo e non era solo l'uomo che si è privato delle sue ricchezze, ha vissuto in Pace e parlava con gli animali.
Quindi ha proseguito dicendomi che la bandiera dopo la marcia e la donazione finirà probabilmente perduta in qualche archivio perché non possono esporla "urtando", ha usato questo termine, la sensibilità di chi la bandiera della pace non la sopporta(???)e che potrebbe essere una idea ricamare collettivamente una cosa alternativa, magari una tovaglia per l'altare che ad ogni celebrazione ricorderebbe al celebrante il nostro lavoro e potrebbe pregare anche per noi.
Infine mi ha detto che loro la accetteranno comunque se decideremo di farlo ma che gli sembrava giusto che ci dicesse qual' era la situazione.
Questo è quanto...
Sono due giorni che ci sto ragionando e non sono sicura di voler vedere il nostro lavoro finire [...perduto in un archivio, chissà dove....] e voi?Non vorrei però nemmeno che un ostacolo ci fermasse e ci impedisse di esprimere i nostri pensieri di Pace quindi non so esattamente come procedere. Io vi propongo delle alternative al fatto di perderla in un archivio.
- la prima è che si faccia comunque la bandiera , la si porti ad Assisi ma che invece di donarla ai frati la si doni ad una associazione tipo Emergency, Medici senza frontiere, Save the Children o qualche gruppo che sia disponibile ad utilizzarla in una futura manifestazione di pace.
- la seconda è prepararla per novembre e farla portare nella “Marcia Mondiale per la Pace e la non violenza” che in alcuni mesi percorrerà il globo da Nord a Sud e che passerà nei primi giorni di Novembre dall'Italia; in questo caso però si correrebbe il rischio di non vederla tornare perché ci si dovrebbe affidare al buon cuore di qualcuno che me la rispedisca( cosa chiaramente complicata anche con le spese a carico del destinatario)
- la terza è modificare il progetto in una cosa che già presente però in altri siti o associazioni e cioè di non fare un unica bandiera ma di farne delle coperte o cuscini da donare ad associazioni che abbiano contatti con persone che fuggono da paesi in guerra per non fargli perdere la speranza di vedere il loro paese ancora in Pace
- ultima ma non ultima è chiudere tutto e dichiarare fallimento prima di avere iniziato....
Vi lascio con l'amaro in bocca ma con la grande speranza di poter portare avanti questo progetto con tutte voi…
Un caro abbraccio
Donatella